REFERENDUM ISTITUZIONALE 4 DICEMBRE 2016
Perché voto NO
Giovanna Canzano
intervista
CARLO MORGANTI
30 novembre 2016
“In questa guerra di Civiltà il ‘Vitello d’oro’ si vuole sostituire alla Civiltà Romana
e Cristiana e l’Italia è la prima a dovere essere eliminata
(evidenzio ancora la costante e ininterrotta sostituzione dell’Etnia italica con
Genti straniere e primitive in connessione con la galoppante denatalità) essendo l’Italia la primaria e originaria portatrice di Civiltà Divina, Umana e Giuridica.
Che le perfide forze occulte non riescano a fare prevalere le esposte negative prospettive.
Il voto del NO è una espressione di difesa della propria schiatta generazionale”. (Carlo Morganti)
Canzano 1- C’è qualcosa da cambiare nella nostra Costituzione? La storia ci aiuta a capirne?
MORGANTI - Ora è tempo di parlare chiaramente ed apertamente della disastrosa situazione politica-sociale in cui verte l’Italia sebbene da parte mia ed anche da parte di molti altri commentatori dell’attualità, tale disastrosa situazione politica-sociale viene da lungo tempo sottolineata .
L’Italia dall’anno 1945 è ridotta ad una colonia anglo-americana.
Nel decorrere di questo tempo la soggezione politica ed il degrado italico, favoriti da italioti detrattori della propria Patria e succubi agli interessi degli occupanti, venivano attuati LARVATAMENTE attraverso modifiche di normative sociali e burocratiche continuamente prospettate come progressi democratici, ma in realtà distruttrici del tessuto sociale italiano, il tutto prospettato e tuttora lo si sostiene, come liberazione da precedenti vessazioni in realtà mai esistite nel tessuto sociale nazionale di quella epoca, in cui l’Italia era libera da denigratori e da fautori di perversi intenti, riapparsi, sulla scena politica, nel dopo guerra al carro dell’invasore.
Il programma disfattistico, all’inizio dell’imposto nuovo corso politico del dopoguerra, veniva predisposto con discrezione.
Infatti in quei primi tempi vigevano ancora sane, originarie e tradizionali normative.
Canzano 2- I ‘valori nazionali’ prima erano importanti e sentiti?
MORGANTI - Particolarmente erano in vita cittadini intellettualmente e culturalmente forgiati all’Onestà e alla Dignità patria con una popolazione ancora numerosa, contrariamente alla contemporanea genia italica depauperata dalla denatalità, dagli aborti, dai facili divorzi e dall’abbandono governativo alla vitalità della Famiglia e della Nazione.
Attualmente dopo settanta anni di questa dominazione estera e da circa un ventennio, con la diminuzione del numero della popolazione, con l’aggravato disordine sociale, economico ed organizzativo dello Stato, l’operosità disgregatrice è divenuta APERTA E SFACCIATA.
Canzano 3- Oggi invece tutto è cambiato?
MORGANTI - La gioventù diminuita nel numero generazionale e per lo più resa incolta delle proprie orgogliose origini e infiacchita nel proprio spirito dal descritto imperante stato delle cose anziché competere a difesa dei propri interessi e reagire alla destabilizzante guerra fredda in atto, risulta per lo più propensa ad abbandonare il suolo patrio così favorendo i malevoli programmi d’oltre oceano invece di restare per la difesa dei propri interessi e del proprio territorio già interamente mutilato dal “Diktat” del 1947 , con euforia definito “Trattato di Pace”.
Canzano 4- C’è un programma ‘occulto’ dietro a ciò?
MORGANTI - A tale dissanguamento di popolazione e quindi di gioventù si giunge persino a esortare l’allontanamento dalla terra natia anche dei pensionati, ultimi residui in vita della depauperata popolazione italica, anziani impoveriti dall’imbelle Stato d’Italia per invitarli all’esodo estero per trovare migliore vitale indipendenza, sostituendo il tutto – giovani ed anziani - con Genti miserevoli di continua importazione, la quale cosa in realtà costituisce una vera e propria occupazione e sostituzione di Genia e ciò senza colpo ferire con l’ipocrita affermazione della benefica accoglienzadi profughi, che fuggono dai loro paesi sottoposti a guerre, che in realtà sono conflittualità interminabili di oscura origine e senza precise motivazioni se non quella della interminabile destabilizzazione mondiale destinata a rafforzare sempre di più le finalità degli oscuri (ma non tanto) poteri internazionali con sede senz’altro non nel continente europeo anch’esso sottoposto a taglieggiamenti economici e disfattistici.
Tutto quanto descritto ha condotto la nostra italica situazione Sociale ed Etnica agli sgoccioli della sopravvivenza.
Canzano 5- Quanto detto era necessaria premessa per introdurre le motivazioni del prossimo Voto referendario del NO?
MORGANTI - La nostra Costituzione repubblicana presenta tante normative necessarie di riforma non certamente l’abrogazione del Senato nazionale da sostituire con Senati regionali, sostituzione ufficialmente motivata, tra le tante dubbie comunicazioni, da risparmio economico, che, diversamente da come viene prospettato, risulta in realtà un appesantimento dell’economia nazionale trasferita agli Enti locali.
Il Senato italiano ha origini storiche profonde che risalgono
all’Impero romano e la cui sparizione inficerebbe anche la nostra storia, le nostre tradizioni e soprattutto la nostra sopravvivenza come Italianità, che, moralmente e giuridicamente ha ordinato la Civiltà mondiale occidentale, che attualmente, da forze visceralmente avverse e perverse, si vuole distruggere.
Forze perverse, che, per circostanze malevoli, hanno avuto l’attuale preminenza.
Il decantato Referendum, che tende all’abrogazione del Senato Nazionale, nasconde una ulteriore profonda e pericolosa operazione disgregatrice.
Canzano 6– Esattamente?
MORGANTI - L’assorbimento completo all’infausto Ente Europeo deciso dal “SI” referendario, che nasconde con inganno tale prospettiva; oppure lo spezzettamento del territorio italico in tanti frammenti numericamente maggiori al frazionamento italico ante risorgimento, il tutto sempre come ulteriore passo alla debellatio dello Stato e del territorio d’Italia così come è avvenuto per lo Stato iugoslavo, le cui terre, negate al Diritto italiano con la condiscendenza della nefanda politica vigente e con l’indifferenza concorsuale di una inefficace cosiddetta Destra nazionale, sono state sostenute a costituire Stati autonomi distaccati dalla naturale Patria italiana.
Canzano 7- Programma distruttivo?
MORGANTI - Questo programma distruttivo, come sopradetto effettuato all’origine LARVATAMENTEora, nell’attuale completo dissesto sociale, governativo ed economico, è sostenutoSFACCIATAMENTE allo scoperto e le Autorità istituzionali americane apertamente lo sostengono ed addirittura cercano di imporlo come ricatto minacciando gravi crisi economiche a carico del popolo italiano come allora, nel 1946, imposero il referendum istituzionale Monarchia – Repubblica.
I rappresentanti istituzionali italiani sottomessi allo straniero si adoperano per fare attuare tale imposizione così palesando il loro asservimento ai poteri extranazionali e così dimostrandosi, nel loro intero arco costituzionale, non più meritevoli e sin dalla loro origine, di rappresentare l’Italia e gli Italiani.
Province, modificati in peggio gli Enti assistenziali, gli Uffici di pubblica registrazione, abolita la moneta nazionale, rese schiavi le Banche alle economie occulte e particolarmente forgiando sistemi inidonei di riscossione delle imposte con appesantiti gravami fiscali, dei quali introiti noi si conoscono le loro vere destinazioni stante un completo abbandono delle esigenze sociali dei cittadini.
Lo Stato indebitato e indebolito non dispone più di proprio danaro così reso privo di proventi da una insana liberalizzazione di servizi e di operosità in realtà di natura prettamente statali.
La Chiesa vaticana contribuisce predicando contatti con religioni contrarie alla nostra virtuosa tradizione e favorisce l’immigrazione che non è altro che occupazione pacifica e sostitutiva della nostra Etnia nella predisposta sparizione della Genia italica.
Tutto questo viene ad essere accelerato da un eventuale risultato referendario del SI al quale devesi opporre un plebiscitario NO.
Canzano 8- Le sue osservazioni del voto del NO?
MORGANTI - Il prossimo Referendum non è espressione diretta di scelta partitica (sebbene i partiti ne sono coinvolti nella posizione del SI e del NO) ma di una scelta che investe la Nazione italiana.
Ossia è una scelta di sopravvivenza nazionale oppure di ulteriore passo verso la debellatio italica.
Il voto del NO è una difesa contro tutto ciò che di negativo è stato esposto. I pericoli, che il SI prospetta, devono essere assolutamente evitati per la difesa della nostra italica sopravvivenza e per noi Italiani presenti e futuri.
In effetti il Referendum costituisce un chiarimento tra gli Italiani meritevoli e desiderosi della propria sussistenza e gli Italiani, che, per scarsezza mentale o per corruzione operativa o per dipendenze massoniche, ne favoriscono la distruzione esistenziale in una sostituzione di Civiltà, dalla romana ad altra d’origine estranea al nostro vero vivere civile e sociale, per il qual vivere i nostri Avi hanno donato la vita sui campi di battaglia da quelli risorgimentali sino agli ultimi della seconda guerra mondiale contro le infiltrazioni
straniere.
Canzano 9- Quale scopo si propone realizzare con questo referendum?
MORGANTI - In questa guerra di Civiltà il ‘Vitello d’oro’ si vuole sostituire alla Civiltà Romana e Cristiana e l’Italia è la prima a dovere essere eliminata (evidenzio ancora la costante e ininterrotta sostituzione dell’Etnia italica con Genti straniere e primitive in connessione con la galoppante denatalità) essendo l’Italia la primaria e originaria portatrice di Civiltà Divina, Umana e Giuridica.
Che le perfide forze occulte non riescano a fare prevalere le esposte negative prospettive.
Il voto del NO è una espressione di difesa della propria schiatta generazionale.
Carlo Morganti nato a Spoleto il 03 ottobre 1935 residente in Roma dal 1940. Avvocato Patrocinante in Cassazione e nelle Supreme Giurisdizioni;
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro;
Commendatore dell'Ordine dell'Aquila Romana;
Membro del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace Organizzazione Intergovernativa degli Stati nel quale ha ricoperto fino al 2011 la carica di Ambasciatore "at large" e tuttora nella dirigenza dell'Organizzazione;
Membro e Responsabile del Settore giuridico della Consulta dei Senatori del Regno;
Iscritto giovanissimo al Movimento Sociale Italiano e successivamente dagli eventi di Fiuggi al Movimento Sociale Fiamma Tricolore ove ricopre la qualifica di Incaricato Dipartimento Affari istituzionali inserito spesso nelle liste elettorali del Senato;
Vicepresidente Vicario Nazionale dell'Associazione Nazionale per il Conferimento del titolo di Cavaliere della Patria ai Combattenti del secondo conflitto mondiale dal 1940 al 1945 compresi i fronti contrapposti del Sud e del Nord Italia registrata con D.M. Difesa n.5945 del 25 ottobre 1984.
Dal 1983 Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon ove ricopre la qualifica di Membro della Commissione Disciplina;
Collaboratore di vari Periodici Conferenziere e pubblicista di Tematiche giuridiche e politiche.
giovanna@giovannacanzanoo.it
338.3275925
Giovanna Canzano 2016
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