domenica 17 maggio 2015

ALFREDO PETRONE Adozione di vicinanza


Alfredo Petrone
Adozione di vicinanza 
adotta una Famiglia a Fiano Romano (ROMA)
16 maggio 2015

Alfredo Petrone - Giovanna Canzano

venerdì 15 maggio 2015

NOUR EDDINE FATTY

Nour Eddine Fatty

Giovanna Canzano - Nour Eddine Fatty

Giovanna Canzano
intervista
Nour Eddine Fatty
15 maggio 2015

“L’incontro con il Papa non è stato solo importante per la mia carriera di musicista,
ma, per me che sono musulmano, è stato come
un abbraccio di Pace da parte di tutto il Mondo Cattolico”. (Nour Eddine Fatty)


Canzano 1- Da emigrato a 12 CD in tutto il mondo, all’incontro con il Papa in Vaticano, e, tutto partendo dal tuo paese che è il Marocco.

Nour Eddine Fatty – Nasco in una famiglia di musicisti nel nord del Marocco, dove ho vissuto fino a 17 anni.  Ho lasciato la mia famiglia per andare in Europa da emigrato, a  scoprire il valore artistico e del mio patrimonio genetico. La scoperta di Roma, ha avuto nella mia vita un’importanza fondamentale, sia per la mia vita artistica, che per la mia personalità. Roma ha per me significato una nuova opportunità di  rinascere come essere umano.
A Roma sono arrivato quando avevo l’età di Cristo, dopo aver trascorso molti anni in Francia, precisamente a Parigi da vagabondo e da delinquente.
Roma mi ha dato la giusta serenità, e, mi ha fatto ritrovare in una famiglia di musicisti l’estro profondo dell’artista.
Tutto ha avuto inizio con la magicità dell’incontro con il mio manager, e, lo splendido percorso ha potuto avere inizio perché lui ha creduto in me. Ha scoperto la mia bravura e le mie capacità artistiche con, fino ad oggi, la compilazione 12 CD in tutto il mondo, oltre a più di mille concerti e 5 colonne sonore.

Canzano 2- L’incontro con il Papa per te, che sei musulmano, è stato un appuntamento importante?
(Nel 2009 Noureddine ha composto l’opera “Advocata nostra”, in cui Papa Benedetto XVI ha prestato la sua voce, un’opera selezionata per il “Classical Brit Award of London” nel 2010.)

Nour Eddine Fatty – L’incontro con il Papa non è stato solo importante per la mia carriera di musicista, ma, per me che sono musulmano, è stato come un abbraccio di Pace da parte di tutto il Mondo Cattolico. E, anche come una possibilità di un dialogo e un confronto con i musulmani e l’umanità.
La mia carriera non è  fatta solo di show, ma è una carriera rivolta al sociale, all’integrazione e la coesistenza tra i popoli. Ho dedicato molte delle mie attività artistiche alla Pace nel Mediterraneo. L’incontro con il Papa è stato per me come una risposta divina, per la mia fede pura che io sento dentro di me da musulmano.
Noi musulmani non abbiamo una figura come il Papa, ma, siamo tutti come il Papa, quindi, ognuno di noi ha la responsabilità di diffondere il vero messaggio dell’Islam che è Pace e Amore.

Canzano 3- La tua ‘carriera’ nasce da musicista di strada, e, senza accettare raccomandazioni né compromessi, oggi, hai raggiunto un traguardo del tutto rispetto.

Nour Eddine Fatty – Sono fondamentalmente un viaggiatore e un nomade, adoro la libertà e la strada. A Roma ho fatto la vita in strada, ma, non volevo fare il delinquente, così, ho scoperto che Roma è accogliente e aiuta i poveri, e io, ho voluto rispettarla.
Per rispettare Roma, ho deciso di fare il musicista di strada. La strada mi ha insegnato a diventare un vero uomo, vero ed autentico, con dignità senza accettare compromessi e raccomandazioni. Da questo ho ricevuto energia, perseveranza, e, è arrivato il successo. Il successo non è arrivato da solo, ma dietro c’è il mio quotidiano lavoro con tanta impegno e sacrificio.

Canzano 4- Il 16 maggio ci sarà il tuo concerto all’Auditorium Parco della Musica a Roma, e, il sottotitolo potrebbe esssere: “Tutto quello che gli italiani non si sono mai chiesti sugli immigrati”. (cit. http://www.ccme.org.ma/it/attualita/43093).

Nour Eddine Fatty – Ho sempre sognato di raccontare la mia vita in un concerto, ma, in venti anni di esibizioni, non è mai successo, e, solo adesso, da cinquantenne, riesco a realizzare questo mio desiderio di narrare in uno spettacolo con la mia musica la mia vita.
Voglio, in realtà, dare semplicemente, una speranza, a tutti gli emigrati e ai giovani che iniziano la loro vita, come una lezione di vita, per andare avanti per la propria strada. Un altro desiderio che sento molto forte, è di trasmettere amore, perché solo con l’amore, noi uomini e donne, possiamo superare le differenze e le intolleranze e arrivare al rispetto reciproco.
Sabato 16 maggio all’Auditorium Parco della Musica, racconterò semplicemente, come da emigrato musicista, sono arrivato a quello che sono oggi.

Biografia – Musicista, cantante e coreografo dalle antiche origini berbere è una delle realtà di riferimento più significative della musica nordafricana a Roma.
Autore di diverse opere musicali, ha fondato vari gruppi di musica etnica del deserto e gnawa, fra cui i gruppi Azahara, Desert Sound, Jajouka, con i quali ha realizzato concerti sia in Italia che all'estero.
Con i suoi concerti, progetti musicali, teatrali e dischi ha contribuito notevolmente a far conoscere in Italia la tradizione berbera del Rif e più in generale dell’area del Maghreb occidentale.

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Giovanna Canzano - © - 2015

ENRICA MALATESTA

Enrica Malatesta
Enrica Malatesta - Giovanna Canzano

REDDITO DI CITTADINANZA
Giovanna Canzano
intervista
ENRICA MALATESTA
11 maggio 2015

Non è assolutamente vero quello che scrivono i giornali italiani che sia a tempo determinato.
Confondono per ignoranza o in modo intenzionale l’indennità di disoccupazione e il" sussidio di disoccupazione".

I CITTADINI UE NON SE LA PASSANO BENE RIVELATO DA ALBRECHT RITSCHL I "MIIJOBBERS" COSTRETTI AD ACCONTENTARSI DEI CONTRATTI DA 450 EURO AL MESE LA GERMANIA É "IL DEBITORE PIÚ INADEMPIENTE DEL XX SECOLO"

Canzano 1- Reddito a vita a tutti?

MALATESTA - Sulla scia di dichiarazioni di un gruppo politico, precisamente "cinque stelle", che si è fatto portatore del reddito di cittadinanza sul "modello tedesco", i giornali ne parlano come di un concetto, frutto più di fantasia, che di realtà.
Tanto più, allora, perché non informare l’opinione pubblica italiana che in Germania (come in tutta Europa) non sono, attenzione, coloro che sono stati licenziati ad avere dallo stato l’affitto dell’alloggio e un sussidio illimitato, ma tutte le persone maggiorenni disoccupate, indipendentemente dal fatto che abbiamo o meno mai lavorato? Il sussidio termina, in mancanza di un’occupazione, con la pensione.
Non è assolutamente vero quello che scrivono i giornali italiani che sia a tempo determinato.
Confondono per ignoranza o in modo intenzionale l’indennità di disoccupazione e il" sussidio di disoccupazione".

Canzano 2- Come si fa a ignorare in Italia un aspetto così importante della vita di ogni cittadino europeo?

MALATESTA - Non me ne capacito. In Italia non si sa neanche, che, chi in Europa (Francia, Germania, Gran Bretagna e non solo Danimarca, Svezia…) non guadagna abbastanza, ottiene un’integrazione del reddito e anche chi lavora part time, ottiene un’integrazione del reddito. Poi si scopre che in Italia il reddito medio è da miseria. E tutti si sorprendono. Ma veramente in Italia si ignora l’abc dello stato sociale? Mi pare strano da credere.

Canzano 3- E allora?

MALATESTA - L’esistenza di quello che di fatto è un reddito di cittadinanza in Europa spiega molte cose, che in Italia, vengono riproposte in modo del tutto assurdo. Spiega la flessibilità europea (peraltro di gran lunga minore che in Italia), spiega l’assenza di lavoro nero, spiega l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia).
Non si capisce perché nonostante l'Europa raccomandi dal lontano 1992 all’Italia di introdurre un reddito di cittadinanza questo non succede neanche con la crisi. E soprattutto è incomprensibile che a sinistra nessuno ne parli chiaramente.

Canzano 4- A chi giova?

MALATESTA - Evidentemente a qualcuno gioverà.
In Germania lo schema del minimo reddito è basso, letteralmente un "aiuto di sostegno", un assegno sociale per i pensionati in condizione di bisogno e un sostegno ai disoccupati con ridotte capacità produttive. Dal gennaio 2013 il contributo di primo livello (il più alto) è di 382 euro per un singolo senza reddito. Sussidi per l'affitto e il riscaldamento vengono elargiti a parte. Da una inchiesta fatta da Report ad aprile, la situazione in Germania risulta non idilliaca, visto che, in qualsiasi fascia lavorativa, l'individuo che ha perso il lavoro, per disgrazia non risponde a quattro chiamate di ricollocamento saltuario perde l'assegnazione del reddito. Non solo, i cittadini tedeschi devono mettersi in fila per accedere al banco solidale, (come in Italia avviene con la Caritas) per poter mangiare.

Canzano 5- Quanti ‘poveri ‘ci sono in Europa?

MALATESTA - Secondo i dati Eurostat, nei paesi Ue si contano ad oggi oltre 25 milioni di disoccupati e 120 milioni di persone a rischio povertà per varie cause, tra cui, reddito basso anche quando lavora e gravi deprivazioni materiali.
Alla Angela Merkel, occorre ricordare, che, a causa di scarsità di impegni e tagli alla spesa sociale e all'occupazione nel settore pubblico, hanno ridotto male le classi medie dei paesi Ue.
Vista la situazione, è bene ricordare ai nostri politici italiani che occorre camminare sulle proprie gambe elaborando sistemi progettuali con il nostro marchio e, sicuramente, il risultato sarà migliore!


Enrica Malatesta, è laureata in giurisprudenza, pedagogia ed assistente sociale. Dal 1978 è  giornalista. È stata redattrice del periodico "La Tribuna Express", inviata speciale della "Agenzia Montecitorio"; ha collaborato alle riviste: “Il Finanziere”, “il Carabiniere”, al settimanale della Regione Lazio e all’emittente “Radio Roma”. Ha partecipato alla stesura di tre grandi opere: “Padre Pio, vita e miracoli” Ed. Peruzzo Grandi Opere, “Gli inediti di Padre pio” Ed. Hobby & Work, “Sotto il peso della croce” Ed. Delta Video Rizzoli. Accreditata alla sala stampa Camera dei Deputati (1979 e 1980) per l’Agenzia di Montecitorio; alla Sala Stampa Vaticana con la “The Tompson Agency Press” (1999), attualmente collabora con la “New Olding Magazine”. Nominata Ambasciatrice di Pace dell’IIFWP (Interreligious and International Federation for World Peace) (dal 2002). Capo ufficio stampa dell’Ass.ne Int.le ONLUS “Gli Amici del Risveglio” (dal 2005) Dal 2005 realizza il calendariopoetico “Libro dei Mesi” pubblicato dall’Editore Carello di Catanzaro.

gcanzano@giovannacanzano.it
Giovanna Canzano - © - 2015