martedì 29 marzo 2011

ALFIO KRANCIC

Il disegno delle idee politiche

Giovanna Canzano
intervista
ALFIO KRANCIC
18 aprile 2010


Se io dovessi tradurre in disegni le mie idee politiche,
il giorno dopo sarei tradotto a Guantanamo...No, diciamo che (il vignettista serio) deve avere la capacità di porre delle domande, di far riflettere il lettore; magari mettendo il dito o meglio la matita, sulle contraddizioni della politica.
Insomma giocare sull'ambiguità nel dire e non dire’… -- …‘i direttori di sinistra sanno che la satira è una importante arma di lotta politica. Per questo "delegano" i commenti politici ai loro disegnatori. Cosa che a destra non accade, perchè della satira si ha paura. Magari poi c'è un editoriale velenoso; ma la vignetta no. Quella deve essere sempre
 corretta’… (Alfio Krancic)



CANZANO 1Per iniziare con l’attualità, per il solo fatto che con una vignetta si può ‘dire-disegnare’ quello che si vuole, perché tanto si sta in un terreno ‘oltre-confine’ può un vignettista prendersi la libertà di disegnare qualsiasi cosa? Per esempio la vignetta di  Staino?

KRANCIC – I disegnatori di sinistra in genere sono auto-referenziali. Per loro tutto è dovuto e quando escono fuori dal seminato lo fanno sempre per una ragione politicamente 'nobile'. Augurare la morte a Belusconi è cosa buona e giusta.

CANZANO 2Le vignette pubblicate sui giornali di ‘sinistra’, spesso condivise dai propri direttori, si ‘azzardano’ ad entrare in argomenti che i direttori non pubblicherebbero facilmente (per paura di varie denunce) ma che lasciano fare ai vignettisti perché tanto ‘sono argomenti giusto per ridere’ ma che in effetti fanno invece politica. Secondo lei, è giusto delegare ai vignettisti di sinistra di delineare la linea politica del partito?

KRANCIC – I direttori di sinistra sanno che la satira è una importante arma di lotta politica. Per questo "delegano" i commenti politici ai loro disegnatori. Cosa che a destra non accade, perchè della satira si ha paura. Magari poi c'è un editoriale velenoso; ma la vignetta no. Quella deve essere sempre corretta.

CANZANO 3 I talk-show o, programmi di approfondimento giornalistici (?)  hanno come collaboratori sia vignettisti che ‘comici’ che o introducono l’argomento della puntata oppure concludono con le vignette. Non le sembra questo un ‘malcostume’ che va a danno della trasmissione che si vuole far ‘passare’ per informazione e non spettacolo satirico?

KRANCIC – E' la tipica formula della sinistra: politica e un tocco di satira. Non credo che infici l'efficacia della trasmissione. Vauro con le sue vignette al termine di Anno Zero è come la ciliegina sulla torta. Una ciliegina ovviamente per gli spettatori di sinistra.

CANZANO 4 In questo caso si vuole ‘volutamente’ creare una confusione tra il ‘pubblico’ televisivo che molto spesso non riesce a capire se i giornalisti ‘ci sono o ci fanno’ detto alla romana, nel senso che forse i giornalisti non hanno argomenti e i comici sono invece più sensibili a quelle che sono le trasformazioni dei mass-media, come abbiamo visto nelle recenti elezioni l’affermazione dei candidati delle liste di Grillo che ha scelto come simbolo una stella a cinque punte?

KRANCIC – Grillo ha scelto una stella a cinque punte? Un Pentalfa?...


CANZANO 5Guardando i personaggi da te raffigurati sul tuo sito, diciamo che, non tutti sono ‘simpatici’ alcuni visi sono imbronciati altri allegri, il tuo disegno si riferisce anche al loro carattere?

KRANCIC - Non necessariamente. Talvolta si tratta di stati d'animo momentanei o di necessità "narrative" della vignetta. Però, in genere, il volto, sicuramente, rispecchia il carattere del personaggio.

CANZANO 6–  …se i mussulmani non tollerano che si ‘scherzi’ su di loro, cosa dicono gli ebrei? Sappiamo che il Vaticano non si ‘arrabbia’ più di tanto…

KRANCIC - Mi appello al V° Emendamento.

CANZANO 7-  Con i tuoi disegni, quando con una vignetta vuoi raffigurare un particolare momento politico del paese, credi che con l’ironia di una vignetta si riesce a raffigurare il giusto stato d’animo che si vive in quel momento? 

KRANCIC - Sicuramente sì. L'ironia serve ad andare  oltre alla "fotografia" oggettiva  della  politica. Per sua natura, essa scava e va oltre la rappresentazione di ciò che  viene ufficialmente raccontato. Suo compito è quello di proporre  scenari nascosti, ridendo. Talvolta amaramente.

CANZANO 8– La Cassazione conferma una sentenza della Corte d’appello di Milano che, nel 2002 aveva condannato il vignettista Giorgio Forattini:”La satira non può mai sfociare in un ‘insulto gratuito», poiché «al pari di ogni altra manifestazione del pensiero, non può infrangere il rispetto dei valori fondamentali della persona’”. Per la Suprema Corte «è stata esclusa la discriminante nella satira che, trasmodando da un attacco all’immagine pubblica del personaggio, si risolva in un insulto gratuito alla persona in quanto tale o nella rappresentazione caricaturale e ridicolizzante di alcuni magistrati posta in essere allo scopo di denigrare l’attività professionale da loro svolta attraverso l’allusione a condotte lesive del divere funzionale di imparzialità». (il giornale.it 10 nov 2007) Cosa ne pensa di questa sentenza?

KRANCIC – Penso che d'ora in avanti, dopo aver fatto una vignetta su qualche personaggio istituzionale: giudice, funzionario, ministro o chicchessia., dovremo portare il disegno alla Procura della Repubblica o alla Cassazione e lì far apporre sul foglio un bel  timbro con  l' imprimatur.
Al di là della battuta vedo in questa sentenza solo un'altro restringimento degli spazi di libertà e di democrazia.

CANZANO 9- Destra sinistra, governo forte o governo debole, influisce sui vignettisti chi sta al ‘centro’ della vita politica?

KRANCIC – Direi di sì. La satira, ovviamente si focalizza sul personaggio "centrale", sia esso debole o forte. Punta  su colui che gestisce la cosa pubblica e ne è istituzionalmente il responsabile. Poi vengono tutti coloro che fanno parte della corte: saltimbanchi, guitti, arraffoni, azzeccagarbugli, nani puttane e ballerine. Il solito caravanserraglio che ormai, credo abbia stancato. Apro una parentesi, confessandoti una cosa: oggi si parla di una certa stanchezza della satira politica. Credo che ci sia del vero in questo. Questa stanchezza deriva da quel senso di noia terribile che emana oggi la politica italiana, e  che poi si traduce nella grande ondata dell'antipolitica. Ti faccio un esempio: l'altra sera guardavo il Tg1. Al termine hanno annunciato gli ospiti di "Porta a Porta":  Rutelli e Casini. Ho avuto un attimo di smarrimento. Roba da spararsi nelle palle.
Mi domando a chi possa interessare un dibattito del genere. Forse a qualche psicopatico? Chiudo la parentesi.

CANZANO 10– Fare satira non è sinonimo di ridere a tutti i costi, ma nel disegno può esserci anche un serio impegno ‘diciamo’ politico-sociale?

KRANCIC – La satira non deve necessariamente fare ridere. O meglio deve far sorridere ma lasciare in bocca un gusto amaro. Per ridere ci sono le barzellette del Presidente. Ma quelle non sono satira, anche se a destra si confonde la vignetta con la barzelletta...

CANZANO 11– La moratoria della pena di morte, è certamente una conquista dei paesi democratici. E l’America che continua ad esportare la democrazia… come la vedi?

KRANCIC –  Ci vorrebbe una moratoria alla "esportazione della democrazia"..

CANZANO 11– Oggi tutti fanno politica, anche chi non sa cosa è la 'diplomazia' (e fanno solo danni!) ma un vignettista serio, che si occupa di politica ed ha idee politiche proprie, deve esprimerle nelle sue vignette e come?

KRANCIC –  Se io dovessi tradurre in disegni le mie idee politiche, il giorno dopo sarei tradotto a Guantanamo...No, diciamo che deve avere la capacità di porre delle domande, di far riflettere il lettore; magari mettendo il dito o meglio la matita, sulle contraddizioni della politica. Insomma giocare sull'ambiguità nel dire e non dire.



BIOBIBLIOGRAFIA
Alfio Krancic nasce a Fiume nel Marzo del 1948.
Dopo le prime esperienze satiriche su fogli underground, inizia la sua carriera di disegnatore satirico nel 1988, pubblicando una vignetta quotidiana su "La Gazzetta di Firenze".
Nel 1990, pubblica i suoi commenti di satira politica su "Il Secolo d'Italia".
Nel 1992 viene chiamato da Vittorio Feltri prima a collaborare con "L'Indipendente" e poi, nel 1994 con "Il Giornale" dove, attualmente, pubblica una vignetta quotidiana.
Ha pubblicato quattro raccolte di vignette:

1994 Matite Furiose
1996 Titanic Italia
1999 Guerre Stellari
2004 Scherzi d'Autore

E' stato ospite di numerose trasmissioni televisive, fra le quali:
TG3 - Speciale Elezioni -  RAI 1 - Porta a Porta -  RAI 2 - Pinocchio (con Gad Lerner) -  RAI 1 - TV7 -  ITALIA1 - L'alieno - RAI 1 - Batti & Ribatti
http://www.krancic.it/

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Giovanna Canzano - © - 2010





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