martedì 20 dicembre 2016

DONALD TRUMP visto da VITO BRUSCHINI


DONALD TRUMP  
visto da 
VITO BRUSCHINI


Giovanna Canzano
intervista
VITO BRUSCHINI
13 novembre 2016

“Trump ha rotto il giocattolo del potere finanziario e delle multinazionali
che governano le popolazioni del mondo occidentale con il ricatto degli gnomi di Wall Street.
La mano è cambiata. I Bush e i Clinton ora debbono fare i conti con
la scheggia impazzita che si chiama Trump.
Il nostro palazzinaro chiuderà l’America in una cortina di ferro, forse è il primo passo per sgretolare la maledizione della globalizzazione”. (Vito Bruschini)

Canzano 1– Una svolta nuova ed inaspettata nella storia degli Stati Uniti con l’elezione di Donald Trump. Perché gli elettori USA si sono meravigliati?

BRUSCHINI – Le manifestazioni anti Trump sono partite da giovani studenti e universitari che non hanno esercitato il diritto di voto, secondo alcune interviste rilasciate durante gli incidenti di Portland e New York. Hanno lasciato decidere all’altra metà (circa) degli americani che invece si sono recati alle urne. Per questo era importante votare… anche se il risultato poteva sembrare scontato. E fino allo spoglio delle schede la vittoria di Hillary era data per certa. La meraviglia nasce proprio da qui. Nessuno se lo aspettava. Queste elezioni ci hanno dato alcune preziose indicazioni: 1) Tutte le agenzie di sondaggio sono inutili oppure sono assolutamente in malafede e pagate soltanto per indirizzare il voto degli elettori. 2) La stampa e i giornalisti non servono più a condizionare gli umori della gente. Nessuno crede più a loro e alla loro parzialità. Si prevede una lunga colonna di reporter licenziati a spasso ai giardinetti pubblici, tanto si sono dimostrati staccati dalla realtà del paese. 3) Le dinastie americane sono crollate sotto una valanga di “voti contro”. Questo vuol dire che la classe media americana, in particolare i bianchi non laureati (il 67% contro il 28% che ha votato per la Clinton) non hanno votato “per” Trump, bensì ha votato “contro” i Bush e i Clinton. Ma anche la maggioranza di quelli che sono andati al college (il 49%) ha votato per il miliardario, contro il 45% dei laureati votanti per Hillary.



Canzano 2– La prima donna che in America ha rivestito ruoli pubblici per molti anni è stata lasciata indietro, Hillay Clinton non ha convinto gli americani. Perché?

BRUSCHINI – Sono oltre 20 anni che Hillary Clinton è in politica. Dopo il 2001 è entrata al Congresso diventando un’accanita sostenitrice delle guerre prima in Afghanistan e poi in Iraq. Dal 2009 fino al 2013 è stata segretario di Stato durante il primo mandato di Obama stringendo alleanze con l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia per abbattere la dittatura del siriano Bashar al-Assad. Assad doveva essere annientato non per esportare la democrazia e la giustizia nel suo martoriato paese, bensì per favorire la costruzione del gasdotto che avrebbe portato il gas del più ricco giacimento mondiale del golfo Persico, di proprietà del Qatar e dell’Iran, attraverso Iraq e Siria. Ma Assad ha bloccato il progetto della pipeline saudita per favorire la Gazprom di Putin. Da qui il conflitto infinito del medio oriente. Il Califfato e la jihad nascono per questo scopo. Ex generali ed ex militari del disciolto esercito iracheno di Saddam sono stati arruolati e armati dalla Turchia con sovvenzioni e aiuti provenienti dall’Arabia saudita, fedele alleata degli Stati Uniti e quindi della Clinton. La dolce Hillary è una guerrafondaia della peggiore specie. Ha dato una bella mano ad alimentare tutti i conflitti degli ultimi dieci anni. Il popolo americano (la classe media, quella che manda i propri figli a combattere guerre e a morire per le èlite) ha dimostrato con questo voto di essere stanco di appendere coccarde alle porte delle proprie abitazioni in segno di lutto, soltanto per far arricchire le multinazionali del petrolio e degli armamenti.

Canzano 3– Le dichiarazioni del neo-presidente non spaventano ancora gli americani, ma chi non lo ha votato invece è pronto a creargli grossi problemi, perché?

BRUSCHINI – Trump ha rotto il giocattolo del potere finanziario e delle multinazionali che governano le popolazioni del mondo occidentale con il ricatto degli gnomi di Wall Street. La mano è cambiata. I Bush e i Clinton ora debbono fare i conti con la scheggia impazzita che si chiama Trump. Il nostro palazzinaro chiuderà l’America in una cortina di ferro, forse è il primo passo per sgretolare la maledizione della globalizzazione.



Canzano 4– Lei è autore di libri, diciamo anche complottistici, come “I segreti del Club Bilderberg”, solo per citarne uno. La Clinton, pare, che fosse la candidata ideale dei ‘padroni del mondo’?

BRUSCHINI – La Clinton nel 2008, quando alle primarie si scontrò con Obama, perdendo come ben sappiamo, raccolse ben 18 milioni di consensi, il maggior numero di voti di tutte le primarie americane di tutti i tempi. I Rockefeller e gli altri compagni di merende pensavano di andare lisci come l’olio, soprattutto contro un candidato così squalificato come Trump, ma il popolo ha detto la sua.

Canzano 5– Sui siti internet gira una notizia sulla giovane moglie del Presidente, sembrerebbe in effetti, che, la donna ha alle spalle frequentazioni pericolose con la intellighenzia dei paesi dell’est?

BRUSCHINI – Non so rispondere a questa domanda. Immagino che potrebbe essere verosimile una ipotesi del genere, visto che Trump ha una spiccata simpatia per lo zar russo Putin. Simpatia, aggiungo, che forse ci risparmierà la Terza guerra mondiale.

Canzano 6 – Anche la rapida ascesa verso la Casa Bianca di Donald Trump sembra molto facilitata da un elettorato alquanto disorientato?

BRUSCHINI – Mi sono fatto questa domanda, prima delle elezioni: se fossi stato americano chi avrei votato? Vi rivelo sinceramente la risposta: avrei annullato la scheda (quindi sarei andato comunque a votare) non avrei votato assolutamente la Clinton, ma non me la sarei sentita di votare per Trump, personaggio umorale, per niente politico, razzista (non dimentichiamo che ha avuto anche il sostegno del KKK). Poi ho pensato a Ronald Regan, un attore prestato alla politica. Alla fine, nel bene o nel male si portò via due mandati. Presidenti non si nasce… Forse anche lui riuscirà a uscirne con onore… (ma francamente ne dubito).
Un’ultima parola va detta su Mike Pence, tanto per avere un quadro completo della situazione. Chi è Pence? È il vicepresidente di Trump. Molti dicono messo accanto al “cavallo pazzo” per dargli credibilità politica. Ma Pence, tanto per capire il personaggio è uno dei più assatanati neocons che vivano a Washington, mimetizzato da tranquillo conservatore. In realtà fu opera sua l’idea della fialetta all’antrace sventolata nella riunione dell’ONU da Colin Power quando si doveva convincere il mondo che Saddam stava fabbricando strumenti di sterminio. La fialetta conteneva acqua distillata e colui che ideò la burla mondiale fu proprio il signore con i capelli brizzolati che abbiamo visto al fianco di Trump nella sala della vittoria, così tanto per avere una pedina da muovere al momento opportuno. I giochi sembrano essere fatti, ma tutto è da verificare.

VITO BRUSCHINI Giornalista professionista, dirige l’agenzia stampa per gli italiani nel mondo «Globalpress Italia». Ha scritto testi per il teatro e per la televisione. Con la Newton Compton ha pubblicato, riscuotendo un notevole successo di critica e pubblico,  The Father. Il padrino dei padrini;  Vallanzasca. Il romanzo non autorizzato del nemico pubblico numero uno;  La strage. Il romanzo di piazza Fontana;  Educazione criminale. La sanguinosa storia del clan dei Marsigliesi;  I segreti del club Bilderberg,  I cospiratori del Priorato ,  Il monastero del Vangelo proibito e La verità sul caso Orlandi. In versione ebook ha pubblicato il romanzo a puntate  Romanzo mafioso. I suoi libri sono tradotti all’estero. Per saperne di più: www.vitobruschini.webnode.it      https://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Bruschini


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