sabato 7 febbraio 2015

GIUSEPPE SCALA


Giuseppe Scala
 dialoga con 
Giovanna Canzano
5 febbraio 2015



Charlie Hebdo, una riflessione
Le parole come le vignette satiriche sono
 pistole cariche.

L’operazione di scrivere implica quella di leggere, ed è, proprio lo sforzo compiuto dall’Autore e dal Lettore che farà nascere l’opera e l’azione. Non si deve credere che la lettura sia una mera operazione meccanica dove il Lettore resti passivo. La Lettura è creazione onirica, mira all’essenza, impone la propria struttura, ma, è il lettore che ne svela l’oggetto. Le intenzioni dello Scrittore non avrebbero senso, se, il lettore non ne sveli l’oggetto e gli dia il suo Volto, un’Orizzonte.
Lo Scrittore vorrebbe parlare a tutti, ma, egli parla di realtà nascoste, non disponibili se non dal Lettore. Lo Scrittore deve liberarsi dai valori, dalle passioni, dalla razza, dalla nazione, solo così, libera se stesso e gli altri. Non deve fare discorsi o sermoni, questi vanno bene sia per i fascisti che per i comunisti e per le democrazie  capitalistiche. In tal modo non da fastidio a nessuno. Lo Scrittore deve fuggire dalla storia e balzare nell’eternità.
Solo l’amore e l’odio di chi non ha ancora deciso il fine dei propri sentimenti ma decide di agire, mira al bersaglio e non per il solo piacere di udire lo sparo, ma, anche il silenzio deve essere visto come la pausa nella scrittura musicale, e, ha senso solo dai gruppi di note circostanti.

Giuseppe Scala
E’ un chimico, analista chimico o su referti archeologici napoletano, che lavora presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, area di Montelibretti, docente di chimica del restauro e delle fibre tessili presso l’Università di Napoli. Insegnato anche all’estero, presso istituti specialistici in India e Egitto. Ha scoperto come si otteneva il ferro alla fine dell’età del bronzo nonché l’uso di coloranti per tintoria e delle fibre tessili comuni, rare e poco note in reperti risalenti a circa 6000 anni fa. Ha evidenziato l’uso della seta prodotta dalle farfalle tortricide del mediterraneo da almeno 4000 anni. In giovane età è stato co-autore del celebre articolo di biologia molecolare inerente la scoperta del Dna ridondante e la malattia genetica detta “Bobbed”, argomento di studio presente in tutti testi di genetica molecolare universitari. Attualmente presenta collezioni di merci quali fibre tessili, insetticidi naturali, resine vegetali, tintoria primitiva e ausiliari naturali repertati in innumerevoli viaggi di studio, presso il Museo Etnografico dell’orto botanico di Napoli. Ha scoperto nel tufo di Morlupo una molecola avente proprietà antagoniste verso alcune erbe infestanti. (www.giuseppescala.it)

tel. 338.3275925
© Giovanna Canzano - Tutti i diritti riservati 2015



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