Giuseppe Scala
dialoga con
Giovanna Canzano
dialoga con
Giovanna Canzano
5
febbraio 2015
Charlie Hebdo, una
riflessione
Le parole come le vignette satiriche
sono
pistole cariche.
L’operazione
di scrivere implica quella di leggere, ed è, proprio lo sforzo compiuto
dall’Autore e dal Lettore che farà nascere l’opera e l’azione. Non si deve
credere che la lettura sia una mera operazione meccanica dove il Lettore resti
passivo. La Lettura è creazione onirica, mira all’essenza, impone la propria
struttura, ma, è il lettore che ne svela l’oggetto. Le intenzioni dello
Scrittore non avrebbero senso, se, il lettore non ne sveli l’oggetto e gli dia
il suo Volto, un’Orizzonte.
Lo
Scrittore vorrebbe parlare a tutti, ma, egli parla di realtà nascoste, non
disponibili se non dal Lettore. Lo Scrittore deve liberarsi dai valori, dalle
passioni, dalla razza, dalla nazione, solo così, libera se stesso e gli altri. Non
deve fare discorsi o sermoni, questi vanno bene sia per i fascisti che per i
comunisti e per le democrazie capitalistiche.
In tal modo non da fastidio a nessuno. Lo Scrittore deve fuggire dalla storia e
balzare nell’eternità.
Solo
l’amore e l’odio di chi non ha ancora deciso il fine dei propri sentimenti ma
decide di agire, mira al bersaglio e non per il solo piacere di udire lo sparo,
ma, anche il silenzio deve essere visto come la pausa nella scrittura musicale,
e, ha senso solo dai gruppi di note circostanti.
Giuseppe Scala
E’ un chimico, analista chimico o su referti archeologici napoletano,
che lavora presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, area di Montelibretti,
docente di chimica del restauro e delle fibre tessili presso l’Università di
Napoli. Insegnato anche all’estero, presso istituti specialistici in India e
Egitto. Ha scoperto come si otteneva il ferro alla fine dell’età del bronzo
nonché l’uso di coloranti per tintoria e delle fibre tessili comuni, rare e
poco note in reperti risalenti a circa 6000 anni fa. Ha evidenziato l’uso della
seta prodotta dalle farfalle tortricide del mediterraneo da almeno 4000 anni. In
giovane età è stato co-autore del celebre articolo di biologia molecolare
inerente la scoperta del Dna ridondante e la malattia genetica detta “Bobbed”,
argomento di studio presente in tutti testi di genetica molecolare
universitari. Attualmente presenta collezioni di merci quali fibre tessili,
insetticidi naturali, resine vegetali, tintoria primitiva e ausiliari naturali
repertati in innumerevoli viaggi di studio, presso il Museo Etnografico
dell’orto botanico di Napoli. Ha scoperto nel tufo di Morlupo una molecola
avente proprietà antagoniste verso alcune erbe infestanti. (www.giuseppescala.it)
tel. 338.3275925
© Giovanna Canzano - Tutti i
diritti riservati 2015
Nessun commento:
Posta un commento