mercoledì 27 gennaio 2016

COME L'ARMATA ROSSA LIBERO' AUSCHWITZ



Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma

Invito
CONFERENZA
“COME L’ARMATA ROSSA 
LIBERÒ AUSCHWITZ”
27 GENNAIO 2016 ORE 10.00
Centro Russo di Scienza e Cultura
Piazza Benedetto Cairoli, 6 Roma 

Il Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma vi invita a prendere parte alla conferenza «Come l’Armata Rossa liberò Auschwitz» che si terrà il 27 gennaio alle ore 10:00. Si presenterà il progetto «Auschwitz Liberation» e si analizzerà la liberazione del campo di sterminio da parte dell’Armata Rossa.

Interverranno il Dott. Oleg Ossipov, Direttore del Centro Russo di Scienza e Cultura e Primo Segretario dell'Ambasciata della Federazione Russa; il Prof. Massimo Pieri, Presidente della COBASE Associazione Tecnico Scientifica di Base (ECOSOC); l’Arch. Valentina Sereni, Presidente di Gherush92 Committee for Human Rights (ECOSOC); la Dott.ssa Delfina Piu, Project Director per i programmi di Gherush92; Rav Carucci Viterbi, Preside del Liceo Renzo Levi. Si prevede la partecipazione di storici, rappresentanti del corpo diplomatico, imprenditori, istituzioni nazionali e cittadine.

Si intende ricostruire le vicende della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e narrare le sorti dei combattenti dell'Armata Rossa che, mentre liberano Russia, Ucraina e Polonia dall'invasore nazista e percorrono la strada nel cuore del Reich, scoprono gli orrori della Shoà e l’assassinio di massa dei prigionieri di guerra sovietici. Si racconta una storia di guerra di liberazione contro i nazisti che in gran parte mise fine alla seconda guerra mondiale, una storia poco conosciuta che qualcuno oggi vuole minimizzare o cancellare.

L’operazione per la liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa durante la controffensiva delle truppe sovietiche in marcia verso Berlino, non è ancora stata studiata a fondo; restano da chiarire fondamentali aspetti politici, militari ed umanitari degli eventi di quei giorni. Lo scopo del programma è quello di contrastare i gravi tentativi revisionisti e negazionisti oggi in atto che mirano a distorcere gli eventi e i risultati della liberazione dell’Europa. L’Armata Rossa che salvò l’Europa dal nazifascismo, costituì, di fatto, l’ultima speranza della gente rinchiusa nei ghetti e nei campi di sterminio. 

Gherush92 Committee for Human Rights 
COMUNICATO STAMPA
 Giornata della memoria 2016
La liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa non fu, come per decenni ha fatto credere una ricostruzione storica viziata dalle esigenze della Guerra fredda, una specie di passeggiata incruenta. Fu una vera e propria battaglia, nella quale persero la vita centinaia di combattenti dell'Armata sovietica.
L’operazione per la liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa durante la controffensiva delle truppe sovietiche in marcia verso Berlino, non è ancora stata studiata a fondo; restano da chiarire fondamentali aspetti politici, militari ed umanitari degli eventi di quei giorni.
Il Centro Russo di Scienza e Cultura e Gherush92 Committee for Human Rights organizzano la conferenza «Come l’Armata Rossa liberò Auschwitz».  
Interverranno:
Dott. Oleg Ossipov, Direttore del Centro Russo di Scienza e Cultura e Primo Segretario dell'Ambasciata della Federazione Russa; 
Prof. Massimo Pieri, Presidente della COBASE Associazione Tecnico Scientifica di Base (ECOSOC); 
Arch. Valentina Sereni, Presidente di Gherush92 Committee for Human Rights (ECOSOC);
Dott.ssa Delfina Piu, di Gherush82, studiosa di tradizioni ebraiche; 
Prof. Benedetto Carucci Viterbi, Preside del Liceo Renzo Levi di Roma. Si prevede la partecipazione di storici, rappresentanti del corpo diplomatico, imprenditori, istituzioni nazionali e cittadine.
Ripristinare la verità sulla liberazione di Auschwitz è fondamentale non solo ai fini della ricostruzione storica, ma anche per contrastare i  tentativi revisionisti e negazionisti oggi in atto che mirano a distorcere gli eventi e i risultati della liberazione dell’Europa.
La conferenza avrà luogo a Roma il 27 gennaio alle 10,00 presso il Centro Russo di Scienza  Cultura, Piazza Benedetto Cairoli, 6.
Gherush92 Committee for Human Rights
 gherush92@gmail.com

















domenica 24 gennaio 2016

EMANUELA ORLANDI - Anna Maria Turi Guglielmo Quagliarotti


EMANUELA  ORLANDI 
Vista da
Anna Maria Turi - Guglielmo Quagliarotti
Roma 22 gennaio 2016

Giovanna Canzano - Guglielmo Quagliarotti - AnnaMaria Turi






mercoledì 20 gennaio 2016

Emanuela Irace

Colonia e le donne

Giovanna Canzano
intervista
EMANUELA  IRACE

14 gennaio 2016

“La politica di accoglienza non c'entra niente. Le violenze alle donne, 
gli abusi e le discriminazione avvengono a ogni latitudine del pianeta. 
In africa e Stati Uniti. In Asia come in Cina.
 Le donne portano sulle spalle il peso del mondo e sono le prime a subire il peso della diversità. (Emanuela Irace)

CANZANO 1- Colonia, una pagina di banale quotidianità che proprio non vorremmo leggere.

IRACE- Si, e' una pagina che mai si dovrebbe leggere ma Bisogna aspettare il risultato delle indagini per capire realmente come si sono svolte le cose. Senza un pronunciamento giudiziario possono farsi tutte le ipotesi. È evidente che l'intera vicenda si è' prestata al racconto giornalistico. Prima ancora dello studio dei fatti e del l'ascolto di vittime e testimoni, c'è stata la celebrazione del dramma. Quasi un fatto estetico, con titoli da ratto delle Sabine. Un'ordalia dal sapore epico. La calata dei barberi. Accanto allo sfregio delle nostre sorelle abbiamo dovuto ascoltare la mistica mainstream, l'indignazione pret a porter, lo sdegno perbenista contro migranti arabi e maghrebini. Nessuna analisi, nessuna investigazione, quanti inviati di giornali e TV ci sono oggi a Colonia? La notizia è' già' passata in secondo piano. Sembra che le donne contino sempre meno.


CANZANO 2- La politica dell’accoglienza, non funzionato in Germania, oppure era intesa in modo diverso dalle persone ‘accolte’?

IRACE – La politica di accoglienza non c'entra niente. Le violenze alle donne, gli abusi e le discriminazione avvengono a ogni latitudine del pianeta. In africa e Stati Uniti. In Asia come in Cina. Le donne portano sulle spalle il peso del mondo e sono le prime a subire il peso della diversità. Il mondo è' centrato su un paradigma che noi non abbiamo contribuito a creare. Dio è uomo. Abramo è uomo. E le tre religioni del libro hanno in comune lo stesso personaggio, maschio e potente. In Germania come altrove bisogna punire con la legge e stigmatizzare con la cultura ogni azione lesiva della dignità femminile. Le condanne devono essere pesanti. Gli uomini, tutti gli uomini, devono sapere che le donne non si toccano. Deve circolare l'idea che è disdicevole e che la società esclude chi non rispetta le donne. Bisogna essere chiari e punire chi sgarra, siano migranti, vicini di casa o datori di lavoro. Ripeto la violenza contro le donne è una pratica comune che travalica la storia e scavalca la geografia.

CANZANO 3- C’è rischio anche in Italia?

IRACE – Il rischio può esserci ovunque.

CANZANO 4- Oppure è ‘semplicemente’ stato un anticipo di guerriglia-guerrra che già bussa alle nostre porte?

IRACE – Che ci sia stata o meno una pianificazione e' ancora al vaglio degli inquirenti. Bisogna aspettare l'esito delle indagini. Certo, qualcosa sulla rete sarà avvenuto, penso a una specie di tam tam come per un flash mob. Al momento secondo - Jeune Afrique - tra i 19 sospettati ci sono 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani un iracheno e un serbo è plausibile pensare siano utilizzatori di uno stesso social net, bisogna indagare quale, per capire origini e finalità di questi delinquenti.

CANZANO 5- Il tutto può essere descritto intanto, come guerra di religione, oppure è solo il pretesto per altro che non ci dicono?

IRACE - Il pretesto è' proprio la religione. Ma è una scusa, un mezzo per legittimare volontà' di potenza e riscatto personale. Gli estremismi ci sono in tutte le religioni, la violenza deve essere perseguita dalle forze dell'ordine ma la società deve essere laica ed esprimere la laicità dello Stato per consentire la convivenza Inter etnica e Inter religiosa tra diverse comunita'.


Emanuela Irace, Autrice RAI Radio 3 , giornalista, ha collaborato con le principali testate nazionali, saggista, analista in Medio Oriente, columnist per  l’Unità. Al momento è impegnata come autrice e conduttrice per RAI 3. Collabora a NOIDONNE, mensile storico del femminismo italiano.

tel. 338.3275925
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